FORTE DEI MARMI. Queste le pagelle del derby tra Real Forte dei Marmi Querceta e Seravezza, valevole per la quinta giornata del Girone A del campionato di Eccellenza.

REAL FORTE DEI MARMI QUERCETA

CORRADI 7,5: c’è chi per il portiere si gioca la carta del fuoriquota e chi, come nel suo caso, punta a ragion veduta sul “vecchietto” affidabile. Straordinario sulle punizioni di Gori, graziato da Mancini.

FILIPPI 6: altra pasta rispetto al derby con il Pietrasanta, dove aveva giocato fuori ruolo. Gori preferisce colpire dalla distanza o su palla inattiva, il che riduce le preoccupazioni per lui.

VERDI 6,5: guida i due giovanissimi colleghi giocando quasi da libero. Monumentale il salvataggio su Gori in avvio di ripresa con la porta pressoché sguarnita.

ZAVATTO 6,5: Cerasa gli affida la marcatura di Pegollo, un attaccante mica da ridere. E lui, in barba ai suoi 19 anni, inibisce il dirimpettaio mettendoci anche il fisico quando serve.

MEUCCI 6,5: moto perpetuo sulla fascia destra, soccorre la retroguardia e accompagna l’attacco. Esce solo a causa di un brutto infortunio: sarà un’assenza significativa (dal 19’ st ALLEN 6: fisicamente non è un prillo, però riesce a serrare i ranghi quando il Seravezza cerca la vittoria)

REDOMI 5,5: per carità, nel primo tempo è tra quelli che spinge di più. Ma fa mancare la sua inventiva. E commette troppi fallacci.

CORSINELLI 6: suo il bolide a lunga gittata che chiama in causa per la prima volta Pardini.

PACINI 6: a quell’età va bene metterci gambe e grinta, l’esperienza arriverà con il passare delle domeniche.

BUGLIANI 6: uno dei beniamini del “Necchi-Balloni” si fa notare nel primo tempo per i traversoni diretti a un centravanti che, in realtà, nel cuore dell’area non c’è. Cresce nella ripresa.

A. REMEDI 6: gli si potrebbe rimproverare quel pallone tirato addosso a Pardini anziché in porta. Ma è pur vero che ha percorso chilometri su chilometri e che giocava fuori ruolo (dal 45’ st DONCI sv)

VANNUCCHI 6: è già un altro giocatore rispetto all’ologramma visto finora. Veli e finte provengono da un calcio di categoria superiore, comincia con il giusto piglio per poi affievolirsi (dal 25’ st ARZELÀ 6: partito dalla panchina solo per un acciacco. Ammirevole il tentativo di guidare i compagni verso la vittoria)

SERAVEZZA

PARDINI 6: per la terza domenica consecutiva chiude la porta a doppia mandata. Anche se in un paio di circostanze palesa una – comprensibile, vista l’età – indecisione.

SCALI 5,5: il voto sarebbe più alto se circoscritto alla sola prestazione in difesa. Ma nel calcio di oggi i terzini devono anche saper aggredire. E lui, a parte due spioventi in area, non punge.

ROMANINI 6,5: gioca con sicurezza e, di conseguenza, la trasmette al resto della squadra.

PELLICCIA 6: talvolta Vannucchi gli sfugge di mano e deve ricorrere malvolentieri alle maniere forti. Più tranquillo quando deve prendersi cura di Arzelà.

GIUDICI 6: non è una coincidenza che molte delle azioni del Seravezza si sviluppino proprio sulla sua corsia.

ANDREONI 5,5: a Forte dei Marmi lo ricordavano come un cagnaccio combattivo ma troppo irruento, non ha fatto granché per togliersi di dosso quest’etichetta (dal 19’ st MANCINI 5: tanto bravo a trovare la posizione nell’area di rigore quanto imperdonabile per quei due gol falliti nell’incredulità generale)

TOZZI 6,5: un valido playmaker che, senza troppi sofismi, dà manforte alla difesa e mette pressione ai portatori di palla avversari.

D’ANTONGIOVANNI 5,5: sembrava di rivivere le – per carità, belle – annate di Camaiore. Deliziose serpentine, controllo eccezionale ma anche un eccesso di egoismo.

SEMBOLONI 6: tutto quello che offre in fase di conclusione è un tiraccio con l’esterno del piede ampiamente fuori misura. Più apprezzabile nella costruzione del gioco.

GORI 6,5: il giocoliere della nazionale di beach soccer incanta anche sul manto erboso, soprattutto su punizione. Un peccato vederlo uscire al quarto d’ora della ripresa (dal 14’ st CAPITANI 6: altro ex di turno, porge un invitante pallone a Mancini che l’attaccante spreca)

PEGOLLO 5,5: se gli vengono recapitati pochi palloni le sue responsabilità sono minime. Però ci mette anche del suo. E rischia l’espulsione con un’entrataccia su Zavatto.

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ultimo aggiornamento: 12-10-2014


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